Nessuna ricerca o interpretazione del genius loci può competere con il luogo stesso: Napoli, ma non solo Napoli…’la stazione centrale, crocevia dei crocevia’.


Questo luogo entra forte nello spazio, inducendoci  a pensarlo come un guscio sospeso, leggero, rassicurante, ‘come nei nostri ricordi’, da cui poter partecipare al teatro della città in modo spontaneo e sereno.


In questi ambienti  abbiamo desiderato un ritmo costante, con l’unica suspense di sentirsi ovunque ospiti di una delicata presenza, ‘un padrone di casa che c’è ma non c’è e con l’intento di lasciare l’odore inaspettato  di un posto molto più intimo di quello che appare.

 

Annarita Aversa
Studio Architetti Artigiani Anonimi